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Facebook Ads o Google Ads: dove investire?

Facebook Ads o Google Ads: dove investire?

Simone Paciarelli Google Ads Specialist

Contenuti:

1. Domanda consapevole e domanda latente
1.1 Che cos’è la Domanda Consapevole
1.2 Che cos’è la Domanda Latente
1.3 Qual è, quindi, la differenza fondamentale tra domanda consapevole e domanda latente?
2. Google Ads vantaggi e svantaggi
2.1 3 vantaggi della rete ricerca di Google Ads
2.2 3 svantaggi della rete ricerca di Google Ads
3. Facebook Ads vantaggi e svantaggi
3.1 3 vantaggi di Facebook/Instagram Ads
3.2 3 svantaggi della Facebook Ads
4.In conclusione: meglio Google Ads o Facebook Ads?

È meglio investire budget su Google Ads o su Facebook Ads?

Se fino a qualche tempo fa neanche ti ponevi il problema perché Google era il centro degli investimenti di web marketing, ora questa domanda ti assilla.

Tranquillo, è del tutto normale, anche i nostri clienti ce lo chiedono sempre più spesso.

Quello che possiamo dirti è di smettere di pensare a Google e Facebook come strategie alternative, perché non è così: Google Ads e Facebook Ads sono complementari.

Per costruire una strategia di web marketing full funnel efficace devi integrare le diverse piattaforma di advertising online.

Se non vuoi perdere tempo con tentativi inutili, è fondamentale capire qual è la differenza tra le due piattaforme e come utilizzarle per raggiungere i tuoi obiettivi.

In questo articolo troverai, in poche righe, tutto quello che devi conoscere.


Bene, continua a leggere: promettiamo di essere brevi e soprattutto concreti.

Domanda consapevole e domanda latente

La differenza è tutta qui.

Se conosci i concetti di domanda consapevole e domanda latente (e sai applicarli alla tua strategia di web marketing), vedrai che la domanda «meglio Facebook o Google?» non avrà più nessun significato.

❓ Che cos’è la domanda consapevole

Un esempio è meglio di mille definizioni.

In questo esempio l’utente è interessato a delle scarpe da running e cerca su Google, in modo cosciente e consapevole, prezzi per acquistarle.

esempio domanda consapevole

Ecco altri 3 esempi che rispondono alla domanda consapevole:
1. quali scarpe abbinare ad un vestito estivo blu,
2. prezzo vestito estivo blu
3. vestito blu Zalando

Queste tre query di ricerca esprimono una domanda consapevole.

L’utente ha un bisogno specifico e usa i motori di ricerca per trovare delle soluzioni quindi è più predisposto a compiere un’azione, ma non è detto che sia già pronto ad acquistare.

Le tre query utilizzate come esempio, infatti, esprimono bisogni in fasi differenti:
1. informazionale: mirato a reperire informazioni (quali scarpe abbinare ad un vestito estivo blu)
2. transazionale: mirato all’acquisto (prezzo vestito estivo blu)
3. navigazionale: funzionale a raggiungere un determinato sito (vestito blu Zalando)

Google Ads, nello specifico gli annunci su rete ricerca, ci permette di intercettare questo tipo di domanda.

❓ Che cos’è la domanda latente

Partiamo di nuovo con un esempio.

Weber, noto Brand settore barbecue, mostra la sua pubblicità nel feed Instagram dell’utente che ha mostrato interesse al mondo bbq.

esempio domanda latente

Ecco, questa ads ha intercettato il bisogno o desiderio latente.

Raggiungere l’utente con un contenuto pubblicitario anche quando non sta cercando attivamente informazioni su quell’argomento: questo significa intercettare la domanda latente.

È quello che accade con i post sponsorizzati su Facebook, Instagram e sui social network in generale.

In verità, è lo stesso principio della pubblicità sui media tradizionali con la differenza che, nell’ambiente social, i contenuti pubblicitari si integrano alla perfezione nel flusso di contenuti organici senza creare interruzioni fastidiose. Si parla appunto di native advertising.

Non lo abbiamo detto ma anche Google Ads, nello specifico la Rete Display, lavora in risposta alla domanda latente.

Qual è, quindi, la differenza fondamentale tra domanda consapevole e domanda latente?

In estrema sintesi, quando cerchiamo di sfruttare la domanda latente ci troviamo di fronte un utente “passivo”, un utente che non sta pensando o non conosce il prodotto che stiamo promuovendo, un utente che, probabilmente, non è predisposto all’azione immediata.

In maniera totalmente opposta, quando intercettiamo la domanda consapevole, ci troviamo di fronte un utente che “attivamente” e, appunto, in modo consapevole ha effettuato una ricerca su Google con la speranza di ottenere una risposta completa e immediata.

Google Ads: vantaggi e svantaggi

Prima di elencare vantaggi e svantaggi vogliamo precisare che Google Ads offre differenti tipologie di campagne le quali, in modo semplificativo, possono essere raggruppate in due grandi macrocategorie:
1. campagne su rete ricerca (in risposta alla domanda consapevole): utili a posizionare l’annuncio del nostro prodotto nelle prime posizioni del motore di ricerca,
2. campagne su rete display (in risposta alla domanda latente): necessarie per mostrare banner grafici oppure video all’interno di siti terzi.

Approfondiremo questo discorso in un articolo di blog specifico.

Nell’elencare i principali pro e contro di Google Ads ci concentriamo sulla rete ricerca, quella che ci permette di intercettare la domanda consapevole.

👍 3 vantaggi della rete ricerca di Google Ads

1. Intercetti gli utenti quando stanno cercando attivamente la risposta a un’esigenza.
2. Se hai fatto una ricerca di parole chiave accurata, il target sarà ben definito.
3. Ottieni visite di utenti già predisposti a svolgere un’azione (attenzione: non per forza l’acquisto).

👎 3 svantaggi della rete ricerca di Google Ads

1. Può essere molto costosa, soprattutto in settori competitivi.
2. Se non ti affidi a professionisti esperti rischi di disperdere molto budget senza ottenere risultati.
3. Devi avere una conoscenza profonda dei bisogni e dei comportamenti del tuo target per intercettare con precisione dubbi e incertezze.

Facebook Ads: vantaggi e svantaggi

Di seguito i principali pro e contro di Facebook Ads.

👍 3 vantaggi di Facebook/Instagram Ads

1. Sono meno costose.
2. Lasciano più spazio alla creatività e all’interazione con l’utente.
3. Ti permettono di raggiungere pubblici ampi.

Sembra il paradiso, vero? Ovviamente, per ogni pro c’è un contro.

👎 3 svantaggi della Facebook Ads

1. Intercetti utenti che, in quel momento, non stanno cercando il tuo prodotto.
2. Gli utenti che raggiungi non sono sempre “in target”, né predisposti a svolgere un’azione.
3. Difficilmente potrai ottenere conversioni dirette.

In conclusione: meglio Google Ads o Facebook Ads?

Ormai avrai capito che il problema non è la risposta ma è la domanda ad essere sbagliata in quanto, le due piattaforme non sono alternative ma complementari.

La pubblicità sulla rete di ricerca di Google risponde alla domanda consapevole (attiva), Facebook e Instagram rispondono alla domanda latente (passiva): una strategia di web marketing per eCommerce è efficace solo se utilizza, in modo sinergico, le due piattaforme.

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